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29:Genoa-Fiorentina
SEDATAVO?!
L'ultima mezzora del Genoa, in superiorità numerica, mi ha fatto venire in mente la battuta che conclude l'indimenticabile gag tra Gene Wilder e Martin Feldman in Frankenstein Junior, impegnati a cercare di sedare il mostro imbizzarrito.
Viene espulso Ribery e il Genoa inspiegabilmente si spegne, addormentando il ritmo.
Sono atteggiamenti, questi, che poi inducono l'arbitro a non darti rigore a tempo quasi scaduto. Ormai sappiamo che i tempi supplementari con la Fiorentina non ci dicono bene.
Il Genoa comincia gestendo il palleggio con disinvoltura e cercando più spesso che in passato inserimenti in area e verticalizzazioni. Zappacosta imperversa sulla sinistra, ma non riesce quasi mai ad essere realmente pericoloso per il suo intestardirsi a mettere giù il cuzun (la testa, in bergamasco) e a portare palla anziché smistarla. Però al 13° gli riesce un cross un po' lungo sul quale si precipita Scamacca, che in acrobazia serve a Destro il solito rigore in movimento.
Il vantaggio è un po' casuale, ma non immeritato.
La Viola tenta di reagire con i suoi elementi più tecnici e dopo una lunga serie di attacchi che intasano la nostra area, arriva al pareggio.
Un pareggio strano. Una palla in area che sembra innocua, ma Radovanovic sta pensando ad altro e non chiude su Vlahovic, che si ritrova tutto lo spazio per mettere una palletta beffarda sul palo lontano.
La partita rimane in equilibrio nel resto del tempo e anche a inizio ripresa, finché viene espulso Ribery per una brutta entrata su Zappacosta.
E qui succede l'impensabile. Il Genoa si spegne, al punto che non sembra più partita vera. Palleggio infinito a centrocampo, nessun cambio di ritmo, scarsa qualità nelle giocate ai limiti dell'area avversaria, aperture sulle fasce vanificate dalla propensione di Ghiglione a crossare addosso agli avversari e di Zappacosta a incaponirsi nelle giocate personali.
Va più vicina, se non al gol almeno al brivido del gol, la Fiorentina su palle inattive che non il Genoa nell'assedio a ritmi narcotizzanti, senza nemmeno un'idea o un rimpallo fortunato.
Nell'unica occasione, capitata a Zappacosta su liscio di Venuti, il tiro di sinistro è da dimenticare.
Ballardini ha provato a inserire qualità con Zajc, Pjaca e Melegoni, ma non c'è stato nessun miglioramento.
Nel finale è sbucato dal nulla un rigorino da VAR su Zappacosta. Erano i minuti di recupero e l'arbitro ha deciso che il Genoa non lo meritava e che il pareggio era il risultato più giusto.
Non ci si dovrebbe comportare così, ma francamente non posso dargli torto.
Unica soddisfazione: alla vigilia della Resurrezione, il Genoa specialista nel risuscitare i moribondi stavolta non l'ha fatto. Si è limitato a servirgli un brodino.
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100 volte meglio 2 feriti che un morto
Perin 6: incolpevole sul goal, dove fa tutto giusto ma Vlhaovic è perfetto nella conclusione.
Masiello 5,5: nell'unica occasione pericolosa della viola si fa sovrastare da Bonaventura, per il resto normale amministrazione.
Radovanovic 5,5: media tra il 5 che merita per l'intervento sul goal non da difensore e il mezzo punto che vale per il recupero sempre sul serbo.
Criscito 5,5: si vede poco, se non per le proteste finali, per fortuna visto che con un paio di disattenzioni rischia di costarci caro.
Biraschi 5: gli si vuol bene al vecchio Biro, compagno di tante battaglie, e proprio perché gli si vuol bene: basta laterale di centrocampo. Gli regalo un punto.
Behrami 6: tanta corsa, solito agonismo, sempre sul pezzo il veterano svizzero.
Badelji 6,5: migliore della mediana, guida il reparto con sapienza.
Strootman 5,5: da diffidato e con la sua esperienza non ci si aspetta un giallo dopo 55 secondi, gestisce bene i 90 minuti da ammonito.
Zappacosta 7:gran palla per il goal, spesso troppo egoista, nel complesso demolisce sia Caceres che Venuti.
Scamacca 6,5: un girone dopo torna sul pezzo per tutta la partita, gran palla per il goal di Destro.
Destro 6,5: si muove molto, si impegna e soprattutto è al posto giusto nel momento giusto.
Zajic 6: la qualità c'è, le giocate meno.
Ghiglione 5,5: sempre molto timido, qualche cross rimpallato e niente più.
Pjaca 5: entra nel traffico e fatica a incidere si vede poco.
Eldor ng: pochissimi minuti. Ingiudicabile.
Melegoni ng: pochissimi minuti anche per lui.
Ballardini 100: mezzora in superiorità numerica forse poteva osare di più ma non è nel suo stile, perde la flemma nel finale sul calcione che Eysseric rifila a Zappacosta. Non si sbilancia, il Genoa tiene la tigna e soprattutto vola a +11 dalla B a 9 dalla fine. Strepitoso.
Maresca 0'55: non giudico nemmeno l'episodio nel finale, ammonire dopo 55 secondi per un palla o gamba a centrocampo meriterebbe il ritiro del tesserino da arbitro. Nei primi 15 minuti si ammonisce solo se è inevitabile, idem per il secondo giallo. Il calcio non è solo regolamento ma anche interpretazione.
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