Enzo1893 In realtà esce vincitore solo fra i tanti, purtroppo tanti, che "ignorano quel tarlo mai sincero, che chiamano pensiero".
Se il Genoa non ha vinto un cazzo per 100 anni, è esattamente per colpa dei Zangrillo e degli Adamoli e della gente che ha pensato che fosse roba loro e di poter decidere, invece che lasciar fare a dei professionisti.
Tutti quelli che bramano il ritorno di Gasperini, perché di quello, in fondo, si parla, si dimenticano di come lavora Gasperini, un uomo solo al comando, che fa e disfa secondo il proprio stato d'animo, che se litiga con un calciatore lo mette all'indice per sempre, esattamente il contrario di programmare, fare scouting, cercare di programmare a medio termine. Questo a prescindere dal valore dell'allenatore, che è indisctubile.
Hanno soffocato il bambino nella culla, senza la pazienza di aspettare, perché volevano Gasperini e ripercorrere l'epopea della recente Atalanta, pensando che le cose funzionino così, con lo stesso criterio per cui se prendi Coda, capocannoniere in B per due anni di fila, farà 20 goal.
Il calcio e lo sport sono attività aleatorie, alle quali si può provare a mettere un po' di briglie con la programmazione,i famigerati algoritmi per rendere lo scounting una scienza, il più possibile, e non un lavoro artigianale lasciato alla capacità del singolo (e alla sua onestà, visti i tanti soldi che girano).
Se non ci mettiamo in testa che è questo che dobbiamo fare, raggiungere e ottenere e lasciamo comandare i zangrilli, che a malapena sanno fare i medici ("clinicamente morto"... ricordiamocelo sempre, di un virus che ha fatto ancora milioni di morti e ancora li sta facendo) faremo poca strada, così come ne abbiamo sempre fatta poca.
Il periodo gasperiniano del Genoa è stata una breve parentesi di limitati successi, così come quella di Scoglio-Bagnoli, del tutto estemporanea e, per definizione, irripetibile.
Per restare stabilmente ad un certo livello ci vogliono più programmi e meno megalomani egocentrici.