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Leggo l’intervista degli estensori dell’encomiabile iniziativa…hanno adito a vie legali, con il contributo delle “toghe blucerchiate”.
“Uniti legneremo tutti i rossoblu (ancora) sangue” hanno tatuato sulla pelle. L’ossessione (odio) per il Genoa nel nome e per la vita.
Invasioni di campo con animali di varia natura, risse, camionate di sterco davanti a residenze private, manifestazioni non autorizzate, violenza privata e disturbo alla quiete pubblica. Scritte ingiuriose e graffiti sparsi per tutta la città su monumenti, palazzi, strade.
Il tutto rivendicato in interviste con la cortese attenzione dei pulizer a celebrarli manco fossero altro, scusate il gioco di parole, rispetto a celebro lesi.
Azioni che non giudico ma indicative della legalità vissuta dai soggetti, i quali discernono di leggi per un basamento su uno scoglio ed una bandiera issata quarantanove anni fa.
Il tutto coerentemente alla mentalità Ultras di cui tanto si vantano ma che hanno oltraggiato per una vita, prima da dispendenti stipendiati della società per cui dicono di tifare e poi rivolgendosi alle procure per temi di grandissima rilevanza.
Prontamente soddisfatti peraltro, in un paese dove chi ha disgraziatamente a che fare con i tribunali aspetta anni per avere giustizia. Questione di priorità.
Complimenti infine ai media locali per la pubblicità e l’attenzione riservata ai mentecatti in questione.