Otto ottobre 1989, appuntamento alle quattro del mattino in Piazza Vitto.
Dove cazzo sará mai sta Udine? non potevo immaginare mio figlio sarebbe nato a mezz’ora di auto da lì ventuno anni dopo.
Stamattina si parte con i pullman della Fossa, speriamo di non tirare su degli scapaccioni. Ma no dai, a Udine ci aspettano con la sniappa…
Dario inizia a smadonnare da subito: i pullman sono in ritardo, sembriamo di più rispetto ai posti dei due affittati e non è sicuro la bandiera si possa mettere nella stiva con l’asta intera come gliel’hanno portata. “Ma belin, tiè scemmu…lo scotch lo devi mettere dopo! levalo subito che intera non ci entra…belinone!”
Giù risate, e parte subito il coretto: “cuce Dario Bianchi cuceee, lui della Fossa è il Duce…e se s’incazza ė truce, e intanto cuce…”
Con la squadra che abbiamo messo su, il Prof. in panchina e il Pato davanti gliene facciamo quattro! “Non t’incazzare Dario a quest’ora del mattino…” e gli si apre un sorriso, perché sarà anche truce ma mi ha dato sempre l’impressione di avere un cuore grande così; vi dice niente?
Arrivano i pullman, rigorosamente i più scassati disponibili nel nord Italia così se tornano indietro rovinati non se accorge nessuno. Si parte!
“Cercate di non fare casino che poi allo stadio state muti e non rompete il belino con lo scitto sennò l’autista u s’adorme e non arriviamo manco domani sera”… giù risate, cori e in alto i chilum. “Belinoni!”
Finalmente a Udine dopo sette ore di viaggio (col Guaglione oggi ce ne mettiamo tre in meno), e davvero il Pato gliene pianta due nel finale, che sommati a quelli di Fontolan nel primo tempo fanno quattro. Mi giro e lo trovo lì, come sempre, a smadonnare con l’asta perché lo scotch non la tiene bene dritta come vorrebbe lui.
Vederlo ieri in muta, da pivello mi sembrava già vecchio trentatré anni fa, a piantare la bandiera sullo scoglio mi emoziona e mi spiega tutto del perché il Genoa è la più bella malattia potesse capitarmi. Che vita, lavori, donne e la messe di dolori di cui è capace riservarmi non guariranno mai.
…e intanto cuce
Grazie Dario, mandami pure a dar del culo ma ti voglio bene!