Fratelli di Genoa
Il Dado è tratto direbbe qualcuno.
Oppure il cancro è stato estirpato e ora bisogna vedere se il paziente guarirà con un nuovo dottore.
Non ne vedevano l'ora i Genoani con la G maiuscola e il mignolino alzato quando parlano.
Finalmente la società ha esonerato Blessin.
Era quello che voleva il Popolino ed è quello che ha ottenuto strenuamente,con una sollevazione di media e di gente,a cui mancavano solo le barricate in Via xx Settembre.
Cosa insegna questo esonero?
Tre cose soprattutto:
La prima è che il sistema di potere ,di decisionismo nell'ambito della società,non è più delegato a chi è proposto per farlo,ma alle correnti di pensiero e di opinioni che non hanno potere decisionali,ma che influiscono eccome sugli umori e sulle decisioni finali,senza averne il compito,la competenza e la delega.
Sono talmente forti e persistenti che non solo non marciscono,ma crescono e addirittura trascinano con loro nuovi adepti,fino al conseguimento dell'obiettivo per cui si erano uniti.
Secondo è che Spors il Mega Direttore dei Direttori,dopo aver tentato di salvare il Mister per mettere in piedi una idea di progettualità e continuità attraverso il campo, malgrado inevitabili errori e rimedi fattibili a Gennaio,non ha potuto a fronte di pressioni e degli ultimi risultati,non soccombere a queste decisioni e adeguarsi ai fatti che sono sotto gli occhi e a chi gli sedeva intorno al tavolo.
Uno sconfitto e quindi un perdente anche lui.
Terzo è che chiaramente,deliberatamente la squadra non era più con Blessin e lo si è visto a Perugia giocando per onor di firma e soprattutto con il Cittadella contro i quali si sono trovati ancora insieme al Mister, che tanto hanno fatto per non vederlo più sulla panchina e nello spogliatoio.
E ci sono riusciti ,con un poco di ritardo,ma ce la hanno fatta.
Gli opinionisti o come li chiamo io gli "Esperti",asseriscono che la squadra non vinceva più e non faceva più punti.
Chissa perchè e non si chiedono cosa sia successo dentro quelle quattro mura di spogliatoio,quando si era in vetta.
L'importante era estirpare,esautorare il tedesco a cui si concede giusto la simpatia ma non gli insulti.
Resta un dato e un aspetto incontrovertibile:
A Genova al Genoa non si può programmare,non si può iniziare una nuova era,non si può avere pazienza,perchè si vuole tutto e subito,con l'adunata nemmeno silenziosa dei soliti noti divisi tra tromboni e megafoni ,collusi e ipocriti
Ci hanno messo 15 anni per capire chi fosse Preziosi,15 anni ci sono voluti ai Benpensanti per capire chi fosse l'Irpino,uno zerbino al servizio delle Sette Sorelle,che raccattava salvezze alle ultime giornate e viveva di plusvalenze e valigette.
E gli stava bene perchè "almeno ci manteneva in Serie A."
Ci hanno messo meno di un anno per far fuori un allenatore.
Ma la Storia non finisce qua:
Tenetevi forti perchè il prossimo passaggio,aldilà del risultato che si otterrà sul campo, è defenestrare Spors,dare ancora più corpo,visibilità e potere alla anima italiana che in serpe al Genoa.
Dopo i Fratelli d'Italia al Governo ,a Genova sono arrivati i Fratelli di Genoa.
Allacciate le cinture.
Siamo appena al primo atto.
La Restaurazione da oggi ha avuto inizio.
Ianna