LajosDetari
Mi trovo d'accordo. Due considerazioni generali al volo.
La discriminante è sempre la solita. Vuoi fare un minicampionato con le neopromosse e un paio delle più scarse già in A per non retrocedere (quindi contemplando il rischio di essere tu a retrocedere), oppure vuoi consolidarti nel campionato maggiore e, passo dopo passo, migliorare?
Nel primo caso puoi cavartela anche investendo poco e mettendo cerotti dove sei più vulnerabile.
Nel secondo caso devi investire il giusto, ma probabilmente il primo anno non è sicuro che avrai automaticamente delle soddisfazioni.
Guardando alle forze medie, con Bologna e Torino sei in ritardo di almeno 4 anni come costruzione della rosa e di almeno 2 nella continuità della guida tecnica. Con la Salernitana il divario è minore per quanto riguarda la costruzione, ma c'è comunque e ora pare che si siano stabilizzati anche nella guida tecnica.
Quet'anno in A soffre la neopromossa che ha investito meno, che però è anche quella che "gioca meglio" (per quelli ai quali questo topico piace) e che ha impostato una preparazione "giochista". Ha alcune individualità di tutto rispetto, ma manca di solidità. Oltre tutto, lo Zio è obbligato a vincere, quindi a giocare allo sbaraglio dovunque. Soffre il Verona che ha venduto il vendibile e ha comprato al mercatino delle pulci. Soffre lo Spezia per debolezza congenita. Potrebbe soffrire il Lecce per il rilassamento fisiologico dopo un'andata di lusso. Delle rumente dico solo che, noi contro loro nelle prime 15 giornate non c'era partita e ne avremmo perse 7 su 10. Poi può darsi che la mortificazione per la classifica unita alla situazione societaria avrebbe potuto riequilibrare le cose, ma non farei troppo conto sui risultati della Coppa Italia o sui confronti indiretti.
Ci sono squadre al vertice in B che pagano scotto contro squadre di bassa serie A e squadre da media classifica in B che reggerebbero il confronto, con le dovute motivazioni. Per esempio, sono sicuro che il Parma, nella singola partita, può cavarsela meglio del Frosinone contro Torino, Bologna e forse anche Roma. Ma solo nella singola partita, perché Torino e Bologna giocano a un ritmo che noi nemmeno ci sogniamo.
Il problema dell'attacco, come quello della difesa, è relativo. Dipende soprattutto dal gioco di squadra. Il Sassuolo ha giocato con Pinamonti centravanti, che è un centravanti da serie B, o in alternativa Defrel, che è un altro cesso. Ma ha segnato regolarmente. L'Empoli ha viaggiato sempre sopra la soglia del pericolo con un attacco che avrebbe fatto storcere il naso a Como o a Brescia. Noi siamo stati a un passo dalla vetta con una prima punta che ha fatto gli stessi gol che avrebbe fatto Destro, per dire. Ma bisogna vedere se dipendeva dalla punta o dal tipo di gioco e sono sicuro che se mettevi Lapadula al centro del nostro attacco col cazzo che segnava 20 gol, nemmeno col binocolo.
L'eccezione a cui guardare è il Monza, che ha una rosa ben assortita, senza stelle dal passato luminoso, gioca bene e fa punti. Però quelli informati mi dicono che la ricostruzione è costata 50/60 milioni, per arrivare in un anno dove l'Atalanta ha impiegato 3 anni, ma senza spendere un cazzo, anzi guadagnandoci.
Vedremo quale strada vorrà intraprendere il Genoa. Quella dell'investimento subito forte o quella della crescita passo dopo passo. In ogni caso deve evitare nel cadere nel pregiudizio che quel che valeva in B varrebbe uguale in A.
Quanto ai giocatori delle altre società della holding, non dico che te li regalano. Ma se proprio ti serve uno da 20 milioni, credo che si possano mettere in campo forme di pagamento e di compensazione che non potresti permetterti con altre proprietà. Per dire, le comproprietà sono proibite, ma acquisti di giocatori tra il Genoa e un'altra squadra della holding sarebbero una comproprietà di fatto.