Pagellone della stagione, fatto un po’ per volta nelle ultime due settimane:
Martinez: il portiere spagnolo ha iniziato con appeso al collo l'etichetta "marchetta di Spors". E le prime prestazioni non erano poi così strabilianti, tanto da far emergere le vedove di Perin e di Semper. Poi da dopo la partita di Bari ha messo il sigillo alla porta. Imbattibilità in casa, numero enorme di clean sheet, ripartenze veloci con piede da centrocampista. Stagione da incorniciare. Peccato che è spagnolo... Voto: 8 (Capitan ventosa).
Semper: che colpa puoi avere se davanti ti trovi uno come Martinez? Nessuna. Ed infatti ha fatto il suo quando è stato chiamato in causa. Giocherebbe titolare ovunque in B (e forse anche in alcune squadre di A). Spero possa rimanere, ma ne dubito, per raggiungere insieme a noi obiettivi sempre più ambiziosi. Voto: 6,5 (Semper ad maiora)
Sabelli: il laterale romano doveva essere il secondo di Hefti, ma ha giocato sempre, anche a piede invertito a causa della "maledizione della fascia sinistra". Ha dimostrato di essere uno dei migliori in categoria, per esperienza, dinamicità e abnegazione. Certo, a calcio bisognerebbe saper anche calciare quell'oggetto sferico chiamato palla, ma non si può volere tutto in questa categoria. Ha sfornato un paio di cross che ci hanno fatto sognare (per Puscas contro il Benevento e per Frendrup contro il Perugia), ma sono molti di più quelli che ci siamo dimenticati perchè la memoria tende a cancellare le cose brutte... Voto: 7 (Barrichello)
Bani: faccia da bravo ragazzo, di quelli che tutte le mamme vorrebbero come fidanzato della propria figlia. Si è sempre ben disimpegnato sia a 4 sia a 3. Quasi un lusso per la categoria. Non mi ricordo nessun errore grave durante la stagione. E questo è indice del suo livello. Ma da qui a farne un punto fermo per la serie A... Sembra anche uno di quei giocatori che tutti gli allenatori vorrebbero, qualità giusta e capacità di fare gruppo. Voto: 7 (Bella de Turiggia)
Vogliacco: anche lui come Sabelli, partito come riserva. Doveva supportare i due centrali nell'idea di difesa a 4. Trasformato poi in perno centrale della difesa a 3, mai in discussione. Cazzimma, qualità, anticipo e un po' di sana sfacciataggine quando incita i tifosi. Chissà che non sia la annata della consacrazione. Da rivedere su palcoscenici un po' più severi di questa serie B. Voto: 7 (Templeton Peck, Sberla)
Dragusin: arrivare in estate dopo un "tira e molla" con la Juve, con qualche uscita dai toni sbagliati del suo procuratore e un passato da multicolors (in cui non ha brillato), non è proprio il miglior modo di iniziare. Sembrava anzi il miglior modo per frantumarsi nel più classico dei drammi genoani. Invece... Ha consolidato la sua posizione ed è pure stato determinante in termini realizzativi. Uno dei protagonisti assoluti di questa annata. Ha iniziato dal basso come i Maneskin, speriamo vinca con noi il corrispettivo calcistico dell'Eurovision Song Contest. Voto: 8 (Damiano David)
Criscito: arrivato nel mercato di riparazione, il mio dubbio che potesse essere una bomba nello spogliatoio non si è fortunatamente avverato. Meglio come centrale dei 3 dietro che come quinto (ma questa non è colpa sua). Anzi ha sopperito al disastro della fascia sinistra con esperienza. Giusto riconoscergli i meriti (non molti) che ha avuto e retrocedere sui sospetti che si potevano avere al rientro. Giusto chiudere la carriera in questo modo. Alla fine il calcio è anche sentimento e romanticismo. Ed è un bello spot per i più giovani. Voto: 6 (Social Media Manager)
Pajac: arrivare al Genoa a parametro 0, dopo non aver impressionato alla prima apparizione non è un bell'iniziare. Invece, finchè non si è fatto male, il suo lo ha sempre fatto, condita da qualche conclusione da fuori interessante. Sicuro non è Branco, ma nemmeno Francesconi. Voto: 6,5 (Brancesconi)
Hefti: lo scorso anno era stato il primo acquisto di Spors ed aveva fatto una buona impressione, anche in una annata sfortunata. Quest'anno la pubalgia lo ha condizionato e poi non si è più capito niente. Se è quello dell'anno scorso, possiamo ripartire da lui, se è quello di quest'anno sembra un ticinese in vacanza. Voto: 5 (Rezzonico)
Haps: l'impersonificazione della "maledizione della fascia sinistra". Arriva nel mercato di riparazione e deve già scontare tre turni di squalifica. Inizia a giocare e quando fa intravedere le sue ottime qualità si spacca e resta fuori fino a fine torneo. E' passato così veloce che l'occhio poco allenato del genoano manco se ne è accorto. Da decidere se tenere lui o Pajac (uno che viene dall'infortunio è più che sufficiente). Voto: n.g. (Beep beep per la velocità e Willy il coyote per la sorte)
Matturro, Boci, Lipani, Accornero: hanno giocato poco. Sono giovani. Alcuni si faranno. Altri meno. Hanno dalla loro l'età. Vediamo di farli crescere con criterio. Voto: 7 sulla fiducia (Germogli)
Strootman: la "lavatrice" è stata annunciata quando ero ad un "all you can eat" giapponese in Sicilia. Mi ha mandato di traverso la cena. E invece si è dimostrato pedina importante nel centrocampo del Genoa e ha risolto alcune partite essendo determinante (almeno in serie B). Voleva dimostrare di non essere ancora un ex giocatore. Risultato ottenuto. Questo dimostra perchè non lavoro nel calcio, e altri invece ci campano. Voto: 7 (All you can wash)
Sturaro: manca per metà stagione e se Blessin lo ha indicato come uno che è mancato tanto un motivo ci sarà. Il Capitano ha tenuto unito il gruppo nel momento della rimonta, ha parlato sempre in maniera misurata e posata. Ha chiarito la posizione dello spogliatoio sul rientro di Criscito. E in campo ha sempre fatto il suo dovere. Che per lui è correre, lottare, sudare. Grazie Capitano. Voto: 7 (Walt Whitman, oh capitano, mio capitano)
Badelj: chi lo metteva in dubbio capisce poco di calcio. Sarà che nella mia carriera di basso livello ho sempre corso volentieri per calciatori come lui. Disegna traiettorie che noi umani non riusciamo nemmeno a pensare, danza sul pallone che sembra un ballerino, addormenta il gioco o lo velocizza quando è necessario. Se in forma non ha eguali in serie B e anche in serie A ce ne sono pochi. Voto: 7,5 (Blade runner)
Frendrup: nella prima parte di stagione regge da solo il centrocampo rossoblu. Corre. Corre. Corre. Dall'inizio alla fine, e pure oltre. Nel momento critico in primavera, quando si preferisce mettere in campo l'esperienza per reggere la pressione, fa il primo subentrante (perchè ormai sei fondamentale anche se non rientri negli 11 titolari). E oltre ad essere sempre presente si adatta a ruoli non suoi. Voto: 8 (Forrest Gump)
Ilsanker: arrivato come parametro 0 e palesemente voluto da quell'"inetto" di Spors che porta solo stranieri e per giunta tedeschi. Arriva senza aver subito infortuni seri in carriera e appena messo piede in riviera sembra il fratello fragile di Sturaro. Quando gioca non si ricopre di gloria. Anzi qualche suo intervento goffo fa venire l'accidente a più di qualche tifoso. Va detto a sua parziale discolpa, che gioca sempre in un ruolo non suo. Voto: 5,5 (Ancoraggio carburante, NdA traduzione in italiano di google translate del suo cognome)
Jagiello: un soldatino. Fa sempre il suo quando chiamato in causa. Uno dei pochi che ha buon tiro da fuori e che batte in maniera decorosa corner e punizioni (due fasi di gioco sconosciute per il Genoa degli ultimi anni). Uno dei primi rincalzi del centrocampo. Un giocatore di categoria per molti, un insostituibile box to box per altri. Voto: 6 (il Tardelli dei misci)
Portanova: inizia bene la stagione. Il tipo di gioco di Blessin fa al caso suo, e in questa serie B sicuro non sfigura. Poi le vicende personali lo fermano. Qui mi fermo anche io, perchè si rischia di scivolare su argomenti delicati. Voto: 6,5 (al giocatore)
Aramu: arriva perchè nella testa di qualcuno manca l'Amiri, il trequartista "che sognare il mondo fa". Anche lui dopo un po' di tira e molla. E non vede il campo per più di qualche partita e questo causa i primi malumori e "pissi pissi" dei pulitzer genovesi. Probabilmente, come ammette anche lui poco prima dell'esonero di Blessin, era molto fuori condizione. E io non mi spiego come un professionista possa arrivare fuori condizione in una squadra prima dell'inizio del campionato. Come se non sapesse che cambiando squadra dovrà comunque giocare a pallone. Mah. Oltre a questo, quando arriva in condizione non è che brilli particolarmente. Voto: 5 (Chi l'ha visto)
Coda: PAPPPARAPAAAA! E' arrivato il cannoniere! Donne, qui c'è Massimo! Il Bomber! Aggiusta tutto. Attacchi asfittici. Squadre che non segnano. Allenatori che non hanno gioco. Vengano siori, vengano. E Acaro si fa intortare e gli porta ad aggiustare la sua barca... A parte gli scherzi, arriva accompagnato dalle fanfare, il capocannoniere degli ultimi due campionati cadetti. Difficile ripetersi ancora. Le aspettative che si porta dietro sono troppo alte per il suo valore. Forse se fosse stato pompato meno molti tifosi sarebbero stati più clementi. Comunque il suo lo fa. Voto: 6,5 (Figlio segreto di Acaro)
Gudmundsson: che bello vederlo in campo. Cambia passo, sterza, nasconde il pallone, prende colpi ma non cade. Ondeggia, caracolla, non si ferma, va in pausa, poi riprende, e non lo fermi. Segna e fa segnare. Sogna e fa sognare. Coi suoi slalom, coi suoi assist, coi suoi gol. Voto: 8 (Gustavo Thoeni)
Puscas: col il vecchio Ferenc ha in comune solo il cognome e il ruolo. Anzi, nemmeno il cognome. E forse neppure il ruolo. Viene acquistato verso la fine. Manca alla squadra un attaccante come lui, molto fisico. Fa il suo senza infamia e senza lode. Forse ha bisogno di quella continuità che qui non ha avuto. O forse no. Voto: 6 (El tanque)
Ekuban: "Entusiasmo" Eku, che ci ha fatto dannare lo scorso anno, inizia il campionato cadetto in grande spolvero (anche se il vizio di mangiarsi i gol rimane e quello di Palermo ha fatto scendere in terra tutti i santi del paradiso). Poi sul più bello si devasta i tendini. E sta fuori sei mesi. Rientra per dare il suo apporto alla fine e colpire in pieno Aramu che si mette in mezzo durante un'azione. Voto: 6 (Cecchino :-))
Yalcin: arriva in estate come promessa mai sbocciata del calcio turco/tedesco. E anche qui conferma le premesse o le promesse. Nel senso che continua a non sbocciare. I colpi li ha, ma sembra un giocatore da giardinetti. Si mangia i gol come fossero panini. O forse si mangia i panini come fossero gol, vista la silhouette... Voto: 5 (Poldo)
Salcedo: il sospetto che fosse un numero in un bilancio a causa del vecchio 71 ce lo hanno in molti. E quando sei giovane e questo numero per i magheggi di qualcuno sono alti, poi è difficile esprimersi ed affermarsi per quello che sei. Arriva a gennaio come rincalzo, perchè al Genoa è cresciuto e magari un ritorno alle origini... Fa il suo quando viene chiamato in causa. Anche a Brescia, quando entra dall'inizio dopo un infortunio a Puscas nel riscaldamento. Per adesso va bene. Sei ancora giovane Eddie, vai per la tua strada. Voto: 6,5 (Salvate il soldato Eddie)
Dragus: uno degli scambi interni della famiglia 777. Arriva dal Belgio a gennaio, anche lui per rinforzare l'offensiva rossoblu. I colpi sembra averli nelle brevi apparizioni fatte. Poi causa cambio di modulo, si vede poco in campo. Ma il passo a testa alta e l'eleganza nel muoversi sono un bel segnale. Difficile giudicarlo. Voto: ng (Bolle)
Gilardino: sostituisce Blessin in punta di piedi, ad interim. Viene aiutato dalla fortuna alle prime apparizioni e finalmente gli arbitri iniziano ad arbitrarci senza darci addosso. Intorno a lui quindi cambia tutto, dallo spirito di abnegazione di alcuni giocatori, ad una ritrovata comunione d'intenti in società fino ad una quasi imparziale giudizio della stampa locale (era ora!). Il suo comunque lo mette. Gestisce bene le partite e lo stuolo di prime donne che ha nello spogliatoio. Fa una cavalcata straordinaria e i numeri dicono che, al primo incarico di prestigio, ha dato dimostrazione di essere un gran condottiero. Vedremo quando non ci sarà solo da gestire, ma anche da proporre. Voto 9 (Massimo Decimo Meridio)