Avrei un paio di cose da dire sul molo di quinto e sul muro dell'amicizia.
Premessa: gli atti vandalici sono sempre da stigmatizzare. Bruciare una sciarpa di quelli la e imbrattare il muro con i loro colori, non è cosa intelligente, e per me va condannato.
Ma vorrei porre l'attenzione su un paio di cose che non mi vanno bene
La prima è che non si può generalizzare quanto fatto da una singola persona ad una categoria intera. Un genoano vandalizza (che poi bisognerebbe dimostrarlo che è stato un genoano a farlo) e quindi tutti i genoani sono vandali è una associazione che qualifica chi prova a farla nella categoria dei "limitati di cervello". Perchè allora se un dottore sbaglia un intervento per incuria tutti i dottori sono incapaci? O se una donna tradisce il marito tutte le donne sono bagasce? Direi che se è un doriano a provare a fare questa associazione si qualifica da se, ma se è un giornalista oltre a qualificarsi nella categoria degli imbecilli, potrebbe finire in quella dei sobillatori di odio.
La seconda è che se questo atto è stato fatto a un genoano (e ripeto, bisognerebbe dimostrarlo) è un atto isolato ad una singola persona. Invece mi piacerebbe commentare gli striscioni apparsi in un derby delle giovanili ("Uccideteli fin da piccoli" e "Scoglio convocali tutti"), quelli affissi da doriani, in pieno giorno in un evento pubblico. Oppure il "Genoa merda" sullo sfondo della foto di presentazione della terza maglia dei ciclisti. E quindi un atto pubblico della società UC Sandoria.
Ecco, "noi siamo noi e non siamo loro", lo possiamo dire noi. A testa alta.
La terza, e ultima. Mi piacerebbe che il presidente di circoscrizione non si indignasse solo per la sciarpa bruciata. Ma anche perchè alcuni hanno insozzato uno spazio pubblico con i colori dei ciclisti. Se si vuole fare un muro dell'amicizia e un altarino a Vialli lo si faccia in spazi idonei, come il loro campo di allenamento a Bogliasco. Quindi in uno spazio privato. Non in uno spazio pubblico e di interesse di tutti i cittadini coma la zona lungomare di Quinto. Mi viene da pensare che tale presidente rappresenti solo una parte dei cittadini che lo hanno eletto (oltretutto minoritaria). Quello spazio deve essere protetto, il decoro cittadino deve essere protetto (non solo dagli atti di vandalismo, ma a monte non permettendo che si utilizzino spazi pubblici a fini privati senza nessun tipo di permesso. Mi fate più schifo voi che tirate in ballo un morto come Vialli per vostri scopi secondari, che non chi ha vandalizzato una sciarpa e un dipinto a sua volta abusivo (oltre che brutto, ma questi sono gusti personali).