Sunnyboy18
Che i figli dei ricchi non possano avere un'idea di società migliore, ciascuno con una sua testa pensante, è un pensiero smentito dalla storia: Gramsci e Pertini non erano proletari, non lo erano Bordiga né Rosa Luxemburg né il Bakunin che tu citi, non lo erano nemmeno Vladimiro da Simbirsk e Carletto da Treviri, e per restare a epoche più recenti non lo erano Adriana Faranda, Fabrizio De Andrè e Gino Strada.
Se cominciamo a pensare che può essere di sinistra solo chi ha tanti privilegi quanto noi, o magari meno, finisce che ciascuno rimane solo al mondo. Il figlio di contadini guarderà con rancore Elly Schlein, la figlia di disoccupati farà lo stesso col figlio di contadini, il profugo analfabeta odierà il profugo laureato, e via colpevolizzando: ognuno di noi continuerà a considerare sé stesso il primo motore immobile di tutto, perno centrale di tutto ciò che è buon senso umano e politico, e chi scureggia un diesis sopra di noi è un radical chic, mentre chi si posiziona un semitono al di sotto è uno sfigato analfabeta e senza gusto.
Al momento Elly Schlein, a differenza di altri nel suo partito che comunque non ho votato, è ingiudicabile nell'operato, apprezzabile in alcune idee. Che se ne valuti col tempo l'operato, il coraggio, le proposte e la forza, ma lasciamo perdere almeno all'inizio i pregiudizi legati all'estrazione sociale.