Il Genoa finalmente ha un’identità, ha un suo modo di controllare le partite e a suo modo gioca anche “bene”. L’unico neo resta la difficoltà a creare una quantità di occasioni pulite proporzionale al gioco espresso, ma ci sono molte attenuanti a cominciare dall’atteggiamento fisiologico degli avversari.
Oltre ai soliti noti, a cominciare dai difensori monumentali, meritano una menzione particolare Haps e il miglior Puscas della stagione, che oggi più che mai avrebbe meritato il gol o anche di farne un paio. Se avessimo un Sabelli che oltre a correre sapesse giocare a calcio, cioè Hefti parlandone da vivo, in questo momento ce ne sarebbe per pochi. Gran lavoro di Gilardino che sembra un allenatore pragmatico e un uomo intelligente, il tempo dirà se è un Ancelotti o un Ballardini ma al momento a noi va bene in ogni caso.
Spiace per i ternani, per il simpaticissimo arbitro e per Cassata, verso il quale si prova più meraviglia che rabbia: sei di Spezia, sarai doriano fin da bambino e questa è una sfortuna e non una colpa, ma lo capisci che tra tre mesi devi tornare qui, e non avrai esattamente la fila di offerte per darti asilo? Mah