Mister No
Non c'è verso. Questo Genoa può vincere solo se segna negli ultimi minuti. Come già detto, è totalmente incapace di gestire un vantaggio e non è una buona notizia se il tuo obiettivo è la promozione in A. Ieri il Cagliari, per dire, ha segnato al primo minuto e ha preso il gol del pareggio nei minuti di recupero per un rigore così così.
Dopo aver segnato, il Genoa ha del tutto rinunciato al palleggio. Quindi ha escluso dal gioco innanzi tutto Badelj. Il portiere che gioca coi piedi lanciava lungo o appoggiava perlopiù a Sabelli che lanciava lungo sulla destra, dove, nelle due occasioni in cui il lancio era prendibile, agiva il centometrista Aramu. Questa impostazione aveva l'effetto di escludere dal gioco, oltre a Badelj, anche Gudmund. E la cosa è durata per tutti i primi 45 minuti. Naturalmente rinunciare al gioco giocato significava mettere la partita su un terreno favorevole agli avversari, perché annullava le eventuali superiorità tecniche dei nostri. L'esito si concretizzava nel pareggio dei "simpatici" canarini senza nostre clamorose occasioni da gol.
Siccome in panchina abbiamo un allenatore che parla italiano, si sperava che le cose cambiassero dopo l'intervallo. Invece niente. Stessi giocatori e stessa rinuncia a gestire la palla. Dopo essere passati in svantaggio, si è entrati automaticamente in modalità "ultima spiaggia". Schemi saltati, ma essendo lo schema del lancio lungo utilizzato fino ad allora uno schema di merda, meglio così. Gudmund entrava in partita, Criscito batteva il record mondiale di cross inutili dalla trequarti, Sabelli sbagliava tutti i suoi ed entrambi si cimentavano nel tiro con l'intento di spaccare la faccia ai tifosi doriani travestiti da canarini che affollavano la curva. Albert provocava l'espulsione del marocchino che in un paio di azioni pesanti mi ha ricordato Pasquale Bruno e cominciava l'assalto alla diligenza, che si concludeva con un gol inedito di Bani, il miglior esterno che abbiamo in rosa.
Se Gilardino ha preparato la partita così, vien da chiedersi chi gli ha dato il patentino. Per giocare con questa impostazione, metti un difensore, non Boci, e a centrocampo eviti di far fare a Badelj figure di merda con un gioco che non è il suo. Per capire quanto questi schemi fossero sbagliati, basta monitorare la partita di Frendrup, anche lui triturato da un'idea di gioco che lo faceva apparire scarso. Speriamo di incontrare sempre squadre che si accontentano dello 0-0 chiudendosi ai limiti dell'area, così gli schemi sono obbligati e possiamo immaginare di avere un allenatore in panchina. Un paio di cambi e, se per caso la vinci, sei stato un genio. Perché nelle due uniche occasioni in cui hai dovuto affrontare gli amici delle rumente, entrambi allenati da volponi della categoria, il naufragio è stato completo.
Il pareggio, agguantato dopo che si erano create le premesse per una facile vittoria, come sempre nasconde le magagne. Ma se non si riflette sulle cose indipendentemente dal risultato, le sorprese negative sono dietro l'angolo. E per chi sa vedere non sono sorprese.
Immagino già che qualcuno si stia esaltando alla prova di grinta della squadra. La grinta non è mancata, ma solo con quella si può aspirare allo stesso livello del Modena, niente di più. Finché ci si accontenta di elogiare Sabelli per le corse non si va troppo lontano.
Peggiore in campo il parrucchiere di Puscas.