Mister No
Il Genoa l'aggiusta ancora nei minuti di recupero, ma se si analizza a freddo la gara c'è poco di andare a brindare.
Al contrario della partita col Venezia, nel primo tempo il Genoa avrebbe dovuto chiudere con un vantaggio di 2 o 3 a zero. Contro una squadra apparsa fragile e ai limti dello sbando, Gila ha imbottito la difesa di piedi buoni (Vogliacco e Ilsanker) per poter costruire ed attaccare, con l'aiuto di Badelj e Frendrup, attraverso il palleggio. Soluzione inevitabile se davanti hai Coda e Aramu, tetragoni al gioco in profondità. Oltre al gol di Coda, favorito da un bell'assist di Gudmund, ha visto un paio di conclusioni dello stesso centravanti uscire di poco, mentre Gudmund, con un tiro piazzato, ha colpito il palo interno. Un vero peccato non aver approfittato di 45 minuti di dominio per consolidare il risultato con altri gol, prima che lo sciopero del tifo finisse dando coraggio ai giallorossi nel secondo tempo per inseguire la rimonta.
Infatti nella ripresa il Benevento aumentava subito il ritmo e metteva in campo più grinta. Alcuni dei nostri sparivano subito dalla partita, primi fra tutti Aramu e Gudmund. E anche Coda, che aveva giocato bene nei primi 45, comincia a non tenere più una palla che è una. E quasi subito i giallorossi pareggiavano, dopo che Coda aveva incredibilmente ciccato un colpo di testa a due passi dalla porta.
Gila cerca di dare sostanza con l'ingresso di Strootman e Sturaro, ma la squadra appare molle e compassata e subisce la pressione del Benevento, che arriva sempre primo su tutti i palloni. Un tiretto di Frendrup facilmente parato e un colpo di testa dello stesso danese sono tutto ciò che il Genoa ricava nella ripresa, a fronte di una serie di azioni sporche dei giallorossi dentro la nostra area. Poi, nel recupero, la sgruppata di Sabelli, l'unico cross non ciccato e il bellissimo colpo di testa di Puscas, dominante sul difensore.
Ho visto un Genoa supponente nel primo tempo, ben giocato, e brutto nel secondo, dove ha faticato a difendere il pareggio. Giudico questa vittoria un colpo di culo, ma va bene così.
I migliori Vogliacco, Frendrup e Puscas, tanto per cambiare.
Male Badelj, Criscito e Aramu.