Ê una fatica sovrumana scrivere questa cronaca per un Genoa che non è più il nostro Genoa e per una partita che non offre nessuna indicazione, con mezza squadra ancora da sistemare e schemi tattici, mi immagino, improvvisati su tovagliolini di carta all'ora di colazione.
Ma è una fatica sovrumana soprattutto scrivere sotto la cappa di piombo del ricordo di Roby, che non è solo la perdita di una persona straordinaria, ma che è la misura della perdita irrimediabile di un'epoca, di un modo di essere e di sentirsi genoani, il rischio grande della perdita dell'identità che ci rendeva orgogliosi.
L'addio a Roby assomiglia all'addio per tante cose. Ci sentiamo orfani della sua presenza, ma soprattutto capiamo che è il Genoa Di Preziosi che ci rende orfani, che la nostra inguaribile fede è stata tradita.